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al testo di Fabio Lupis
Preghiera Debole
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Auguro un anno felice e sereno a chiunque passi di qui. Grazie anche solo per aver dato una rapida, distratta letta. Non c'è nessun luogo dove cercare la mente; È come le impronte degli uccelli nel cielo. [Zenrin Kushu] Vedo il mondo agglomerato Di tristezza cupo brutale spesso e intoccabile come pugni di sabbia Corpo del Buddha Proteggimi dagli uomini retti E dalla loro indignazione Proteggimi dai figli Delle cause luminose Proteggimi dai santi E dagli asceti dal cuore rattrappito Perché io sono soltanto un uomo Conosco solo Il grido attonito delle mie interiora E la realtà mi violenta, mi schiaccia Come rovesci di grandine Contro un ramo appassito.
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Klara Rubino
- 02/01/2018 11:18:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
Sappiamo tutti che finché non si spezza il ramo continuerà a fiorire in primavera, nonostante la violenta grandine subita, ma forse scriverlo sarebbe stato banale, molto meglio comporre il testo esattamente come hai fatto tu, di modo che il titolo stesso riveli implicitamente la divina forza della fragilità apparente delluomo. Buon anno e grazie per gli auguri. Complimenti.
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cristina bizzarri
- 02/01/2018 10:48:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Come tutte le non preghiere ha un valore spirituale, non religioso, non necessariamente, cioè, legato a dogmi o rituali o poteri o altro. E questo è bello. Come poesia è libera,dolente, sincera. E questo è bello. E il bello e il bene e il vero (inteso come ricerca sincera) forse sono la stessa cosa.
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